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domenica 16 novembre 2014

Recensione: "Nel legno il tuo nome" - Gianluca Paolisso

In un piccolo paese immerso nel verde, un uomo dal vestito bianco cammina  nei boschi, e con un coltello incide nel legno il nome di una donna, sempre lo stesso. Un angelo, o forse l'ombra di un ricordo? La sua storia, sospesa tra realtà e illusione, non comincia con "c'era una volta"... (dalla quarta di copertina di Nel legno il tuo nome")

Nel legno il tuo nome è il nuovo romanzo di Gianluca Paolisso, del quale ho già recensito Saffo a gennaio di quest'anno. 
Su Facebook, condividendo la foto della copertina, ho scritto che il romanzo di un amico lo si inizia sempre con affetto. Sì, perché per me gli autori con cui ho scambi e contatti diretti sono amici, li sento vicini.

Però, cominciare una lettura con affetto non significa cominciarla con indulgenza, almeno non per me. Quindi questa recensione è non solo positiva, ma anche assolutamente imparziale.

Nel legno il tuo nome è un romanzo - o meglio, racconto lungo - straordinariamente delicato.
La giovane Anna raggiunge il nonno nella sua casa in un paese sperduto e lì il vecchio, abbandonato dalla sua famiglia nella più completa solitudine, le racconta la storia di Sergio, un professore di letteratura italiana che, negli anni della guerra, si innamora di Elizabeth, ballerina ebrea facente parte di una compagnia di circensi.
Il destino di Sergio si lega indissolubilmente a quello della fanciulla: il professore rifiuterà di abbandonarla anche quando gli attori verranno arrestati e condotti in un campo di concentramento.
Né il paese dove Sergio ed Elizabeth si amano, né il campo di sterminio sono collocati nello spazio: questi luoghi potrebbero essere ovunque. Questo, insieme all'eterea figura di Elizabeth, e alla storia raccontata dal nonno di Anna, contribuisce a rendere questo racconto misterioso e affascinante come una favola.
Gianluca non indulge nel raccontare la sofferenza fisica di Sergio e dei suoi compagni: semplicemente la descrive con una delicatezza struggente, piena di dolore e malinconia. 

Sergio, si è detto, è un professore di letteratura con la passione per il teatro - giova ricordare che Gianluca è un attore - Elizabeth una ballerina: sono tante le citazioni tratte da Shakespeare, inserite sempre al posto giusto: nemmeno un secondo ho pensato a uno sfoggio di cultura da parte dell'autore. In questo racconto, la letteratura si fa vita, permea ogni aspetto dell'avventura dei protagonisti.
E il finale lascia a bocca aperta, pieni di quieto stupore.
Una trama semplice, una storia struggente e incantevole raccontata con eleganza, con frasi semplici e metafore bellissime, mai scontate. Tra Nel legno il tuo nome Saffo c'è un abisso: l'autore è cresciuto, personalmente e professionalmente, e si vede.
Splendide anche le illustrazioni che accompagnano il racconto, opera di Elisa Jane Pedagna.
Il libro è acquistabile scrivendo all'indirizzo mail infonellegnoiltuonome@gmail.com  o mandando un messaggio privato alla pagina Facebook del suo autore.

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